Il contesto culturale e sociale nel quale le persone vivono e si formano incide fortemente sulle preferenze legate al mondo del lavoro, che negli ultimi due anni ha subito enormi cambiamenti.
L’impatto della pandemia, combinato con l’accelerazione della trasformazione digitale, ha innescato una vera e propria rivoluzione del mercato del lavoro portando le persone a riscrivere la lista delle proprie priorità e a ricercare impieghi più flessibili, soddisfacenti e adatti a preservare l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
La parola smart-working è entrata a far parte del linguaggio quotidiano come sinonimo di un elemento imprescindibile per avere le possibilità di gestire le giornate di lavoro e difendere il work-life balance.
Tutto ciò ha dato avvio ad un fenomeno mondiale partito dagli Stati Uniti e conosciuto con il nome di Great Resignation che ha portato milioni di lavoratori a rassegnare volontariamente le proprie dimissioni per reimmettersi sul mercato rinegoziando la propria professione.
In Italia l’Aidp, Associazione Italiana Direzione Personale, ha stimato che oltre il sessanta per cento delle aziende è stato coinvolto dal fenomeno, soprattutto quelle attive nelle aree dell’informatica, del digitale, produzione, marketing e vendite.
In SoftJam, dove la tecnologia è di casa almeno quanto lo è l’attenzione al benessere del personale, questi dati ci hanno spinti ad una profonda riflessione.
Persuasi da sempre che le aziende più solide siano quelle composte da persone appagate e incentivate a migliorarsi, ci impegniamo ogni giorno per offrire ai nostri collaboratori un ambiente ricco di stimoli e possibilità, e per scovare nuovi talenti da inserire in organico, convinti che investire su qualità, capacità e competenza sia la chiave di volta per innovare e continuare a crescere.
Ben consapevoli di quali siano per noi le skills ideali che un candidato dovrebbe avere per essere allineato con la nostra filosofia aziendale, ci siamo interrogati, e vi abbiamo chiesto, quali siano gli aspetti irrinunciabili che un’azienda dovrebbe offrire a chi è alla ricerca di un impiego.
Al primo posto, con il 33% delle preferenze è stato scelto un piacevole ambiente lavorativo. Al secondo, con il 29%, la possibilità di percepire una buona retribuzione e benefit. Segue al terzo posto, con il 22%, l’autogestione del tempo e chiude al 16% la prospettiva di carriera.
Questi risultati fanno luce su un quadro particolarmente interessante: l’intarsio generazionale che costituisce la forza lavoro nel contesto storico in cui viviamo rende dinamico il mercato, che si muove alla ricerca di soddisfazioni diverse: in linea generale, possiamo dire che i cosiddetti “baby boomer”, nati prima del 1964 e che occupano le posizioni di vertice all’interno delle aziende, mirano ad affiancare al work-life balance una buona solidità finanziaria. La generazione X, nata prima del 1980, aspira a lavorare in un’atmosfera piacevole con una buona retribuzione e benefit. I Millennials, o Generazione Y, nati entro la fine degli anni ’90 che si muovono agevolmente tra le nuove tecnologie, ambiscono ad abbinare una buona retribuzione alla possibilità di lavorare da remoto e infine, la Generazione Z, nata a cavallo del 2000 e nativa digitale che usa tecnologia e web quotidianamente, punta ad entrare a far parte di un ambiente professionale gradevole, che offra loro concrete prospettive di crescita e carriera.
Considerando il benessere all’interno dell’azienda come un inestimabile valore trasversale, riteniamo molto interessante questo crogiolo di desideri ed ambizioni: SoftJam è un luogo fatto di persone, ove chiunque entri, con il proprio bagaglio di esperienze e talenti, può fare la sua strada e trovare la propria realizzazione.