La progressiva ed inesorabile tendenza dei sistemi informativi a muoversi verso il Cloud comporta benefici importanti anche al tema generale del trattamento e dell’analisi dei dati.
La disponibilità dei dati in Cloud, infatti, rende più facile collegare tra loro informazioni provenienti da fonti diverse ed inventare nuovi modelli di analisi che producono risultati spesso di utilità sorprendente. Allo stesso tempo l’improvvisa trasparenza del dato disponibile in Cloud fa sorgere dubbi, perplessità e anche molte preoccupazioni sul tema della sicurezza.
Che approccio bisogna avere nei confronti del dato?
La disponibilità dei dati in Cloud ci pone teoricamente di fronte a due approcci alternativi e contrapposti.
Da un lato ci sono le aziende che preferiscono mantenere un approccio difensivo nella gestione del dato e quindi tendono a mantenere un controllo centralizzato dell’accesso ai dati stessi così come dell’integrazione dell’analisi dei dati.
Questo approccio certamente preserva la sicurezza del dato ma può generare il risultato di progetti più lenti, di dati che non vengono analizzati o che vengono analizzati con risultati non sempre brillanti, di una tendenza alla interpretazione del dato senza conferme che è basata soprattutto sull’utilizzo di sistemi personali di analisi del dato come i fogli Excel o le piccole applicazioni basate su database locali.
All’estremo opposto si trovano le aziende che invece decidono di avere un approccio aggressivo nei confronti dell’analisi dei dati. Queste aziende mirano soprattutto ad ottenere risultati orientati ad aumentare la competitività nei loro mercati, alla crescita della profittabilità e contestualmente all’aumento delle quote di mercato.
In altri termini l’approccio aggressivo viene usato come uno strumento competitivo che spesso funziona molto bene perché non molte aziende decidono di dotarsene. Poiché tuttavia gli obiettivi di crescita della capacità competitiva sono di difficile raggiungimento, le aziende che hanno un approccio aggressivo nei confronti dell’analisi dei dati tendono a non creare troppi ostacoli ai loro collaboratori e quindi a lasciare ai loro collaboratori indipendenti una maggiore libertà nell’utilizzo dei dati, nella manipolazione degli stessi, nella produzione di indici e indicatori che possano servire a prendere decisioni forti e coraggiose nell’attività quotidiana anche a dispetto della sicurezza e dell’integrità dei dati medesimi.